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Repen

Repen

Il paese di Repen trarrebbe il suo nome dal sostantivo “repa” (it. rapa), come viene confermato sia da antichi documenti sia dalla tradizione orale.

Quest’ultima si basa sulla seguente leggenda, ancora viva nella comunità locale: "Al tempo delle invasioni turche gli abitanti si rifugiarono sul Tabor (it. Rocca di Monrupino). Da lì gettavano sui Turchi tutto ciò di cui disponevano e quando infine non rimase loro più nulla, si misero a gettar su di loro le rape."

Naturalmente si tratta di una scherzosa diceria popolare che sicuramente non corrisponde a verità. Infatti la prima fonte scritta che tratta del luogo è datata 1284 ed è quindi antecedente le invasioni turche. I documenti dell’epoca citano il commerciante Johannes Rapin, originario proprio di Repen. La denominazione dell’insediamento deriverebbe quindi dal cognome Rapin, in sloveno Repar.

Anche il dr. Pavle Merkù dà una spiegazione simile dell’origine di questo nome: "France Bezlaj fa derivare la denominazione del paese dal nome di persona Repa, di antiche origini slave - e slovene. Questo nome era diffuso in tutto il mondo slavo e naturalmente anche in quello sloveno. La prova evidente ci viene fornita da alcuni cognomi patronimici derivati da questo nome: Repin, Repioe, Repini ecc. Questo cognome ha dato origine al toponimo Repen, che non significa nient’altro che ”paese fondato da Repa”, “paese di Repin".

Matija Sila, parroco illuminato che prestò il suo servizio sul Tabor dal 1879 al 1894 e scrisse la storia del luogo, ne raccolse gli aneddoti, vi tenne un diario ed altro ancora, ne dà invece una spiegazione totalmente diversa. Dal registro parrocchiale STATUS ANIMARUM dell’anno 1827, che Sila curò ed integrò, citiamo la seguente motivazione: "Reppen è una cittadina della Prussia, un tempo abitata dai Vendi." In seguito: "E’ possibile che Repen abbia la stessa radice di Rjabnje in Russia, dal termine “rjabòj”, cioè “viso deturpato da croste e ascessi”, quindi Rjaben (da cui Rjepen), “luogo ruvido, cosparso di pietre."

Repen è uno dei rari paesi del Carso ad essere diviso in quattro quartieri o “ku’te” (it. angoli, cantoni), come usiamo chiamarli. Il motivo probabile è che il paese andò formandosi progressivamente attorno al suo nucleo principale.

Qui c’era fino alla metà del XX secolo un ampio stagno (interrato negli anni 1949-1950) dal quale deriva il toponimo di questa parte del paese: P’r kale (it. accanto allo stagno). Accanto allo stagno appunto c’erano le campagne, due "komunske štjerne" (it. pozzi comunali) e una piazzetta nella quale confluivano le strade da tutte le direzioni.

Le quattro parti o quartieri hanno ciascuno il proprio nome:

  • Laz’rske ku’t - la parte sud del paese,
  • Gab’rske ku’t (anche Gabrouske o Gabrouca ) - parte ovest,
  • Škab’rske ku’t - a nord,
  • Nebješke ku’t - parte est del paese.

Brochure del paese Repen

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